lunedì 31 marzo 2008

Tifosi

Come premessa è necessaria una distinzione di fondo tra ciò che comunemente viene identificato come calcio e il concetto che mi piace definire "pallone".
Tutto ciò che si vede in tv, di cui si parla sui giornali è calcio; 6 ragazzini che organizzano un 3 contro 3, usando le giacche o i bidoni della spazzatura e che giocando si sbucciano le ginocchia, è pallone.
Un aspetto contorto e assurdo del calcio sono le tifoserie.
L'ultimo caso, riguardante Matteo Bagnaresi, l'ultrà del Parma morto domenica, è solo un'ulteriore dimostrazione di quanto assurda sia la situazione.
Giocatori professionisti vengono sollecitati da gruppi, denominati ultrà o in qualche caso con nomi di fantasia, in modo che svolgano meglio il loro lavoro.
Per quanto sia opinabile la scelta di investire tempo e denaro in una tale fede, la definiscono così, se i limiti restano imparare cori e ripeterli fino alla nausea non portano danno a nessuno.
L'apoteosi e la degenerazione di questa fede è la ricerca ossessiva dell'annullamento e del disprezzo dell'altra squadra con slogan offensivi, fino ad arrivare all'aggressione fisica. Qui si raggiunge l'apice. Stadi che sono diventati luogo di scontri tra disperati che vanno a sfogare la domenica allo stadio frustrazioni accumulate durante la settimana.
Passamontagna e spranghe fanno da accessorio a un luogo ameno e che sembra quasi esulare dalla legge esistente al di fuori (legge che anche all'esterno in Italia sembra essere marginale).
Allora che fare?!?!impossibile sottrarre al calcio quella colorata cornice rappresentata dal tifo...macchè...il calcio è tecnica, tattica e puro agonismo...a ciò si è pensato bene di aggiungere interessi e soprattutto il Dio denaro...altro argomento...
Possibile tornare a vedere il calcio come semplice spettacolo, magari seguibile solo in televisione?
Non si può dire, nemmeno accennare, che di nuovo saltano fuori gli introiti pro società calcistiche. I morti sembrano non servire.

sabato 29 marzo 2008

Why?

Partiamo motivando la scelta di questo titolo. Il riferimento a questo testo di Rino Gaetano che, ricalcando il classico schema proprio delle beatitudini bibliche, analizza sinteticamente una società che dagli anni 70 ad oggi sembra essere immutata, ci permette di riassumere ciò che pensiamo.
Con il taglio trasversale tocca temi quanto mai attuali a tutti i livelli, dal bullismo alla corruzione e all'egoismo proprio della nostra classe politica, piaga che sta portando alla completa disaffezione.
Fino a tematiche di politica internazionale, guerra fatta per interesse, "decantata" con stimabile faccia tosta come guerra di pace o come jihad.
Beatifica parzialmente anche l'istituzione chiesa, limitandosi, alla parte più pura, l'unica forse ancora degna di stima per la trasparenza di intenzioni (frati e suore).
Non manca la critica ideologica, va a sollecitare quei "padroni" che ideologicamente entrerebbero in antitesi con la classificazione "comunisti", ma che, come ben sappiamo, sono una figura alquanto diffusa oggi e, a quanto sembra, anche allora.
Conclude la carrellata salutando educatamente "critici ed esegeti di questa mia canzone", dando la sensazione di rispettare la loro esistenza, rispettare le loro posizioni ma, in definitiva, di sbattersene dei benpensanti, cosa che distinguerà le nostre opinioni.

venerdì 28 marzo 2008

Intro to this world

Beati sono i santi, i cavalieri e i fanti;
beati i vivi, i morti ma soprattutto i risorti
Beati sono i ricchi perché hanno il mondo in mano
Beati i potenti e i re e beato chi è sovrano
Beati i bulli di quartiere perché non sanno ciò che fanno
Ed i parlamentari ladri che sicuramente lo sanno
Beata è la guerra, chi la fa e chi la decanta
Ma più beata ancora è la guerra quando è santa
Beati i bambini che sorridono alla mamma,
Beati gli stranieri ed i soufflé di panna
Beati sono i frati, beate anche le suore
Beati i premiati con le medaglie d'oro
Beati i professori, beati gli arrivisti ,
I nobili e i padroni specie se comunisti
Beata la frontiera beata la finanza
Beata è la fiera ad ogni circostanza
Beata la mia prima donna che mi ha preso ancora vergine
Beato il sesso libero si ma entro un certo margine
Beati i sottosegretari i sottufficiali
Beati i sottaceti che ti preparano al cenone
Beati i critici e gli esegeti di questa mia canzone


ecco un nuovo spazio che va a nascere...vediamo ciò che accadrà...c'è tutta la volontà di esprimere quello che penso, giusto o sbagliato che sia.