sabato 4 aprile 2009

...Io mi rappresenterò..

Cosciente, mi sento forse cosciente nella preoccupazione politica in cui mi trovo. Penso di essere arrivato all'ultimo stadio di un percorso di avvicinamento alla democrazia; itinerario che ora mi porta a scontrarmici: penso di poter affermare, con cognizione di causa, che la maggioranza difficilmente ha ragione.
Ora, forse, preso atto di ciò, posso avvicinarmi alle paure di Togliattti quando, nell'immediato dopoguerra, si preoccupava di un possibile "voto obbligatorio" proposto dalla DC; modalità che avrebbe così coinvolto nelle decisioni governative anche le masse qualunquiste, nonchè la maggioranza della popolazione italiana di allora. E di oggi: oggi la massa è depoliticizzata, non informata, e mancante di coscienza critica, non solo ignora ma è male-educata.
Qualcuno l'ha educata all'ignoranza di chi non conosce e non ha i mezzi per conoscere. E lei glielo ha permesso. Si è abituata a fidarsi di slogan di pubblicitari, slogan studiati a tavolino per colpire, per essere efficaci nel vendere un prodotto, prodotto purtroppo non in garanzia, perchè una legislatura è lunga.
Necessario è aprire un varco, da dove possa entrare quella corrente di informazioni che è internet, informazioni da decriptare e da rendere potabili, accessibili a chi non può o non vuole vedere.
Il flusso di conoscenza travolgerà chi fino ad oggi ha tenuto gli occhi chiusi, e li scoppierà una bomba. La gente inizierà a capire e cercherà aiuto, appoggio, ma nessuno di coloro che sono stati eletti prenderà a cuore la loro situazione, anzi si rintaneranno, scoperti, nella loro corrotta coscienza.
Unica soluzione a quel punto sarà esporsi in prima persona, autorappresentarsi. Sono distanti e privilegiati, hanno dimostrato attaccamento alla poltrona ed egoismo intellettuale.
Dal basso, a piccoli passi, arrivare ad essere giudici ed artefici del nostro futuro.

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